Tratto
da “Meditazione Pratica” di Pino Ferroni
Se
io discuto con te e tu hai la meglio su di me invece che io su di te, hai forse
necessariamente ragione e io necessariamente torto?
E
se io ho la meglio su di te, ho io necessariamente ragione e tu necessariamente
torto? Ha uno ragione e l’altro torto, oppure abbiamo entrambi ragione o
entrambi torto? Né io né te possiamo saperlo e un terzo sarebbe nella stessa
oscurità.
Chi
può decidere senza errore?
Se
consultiamo qualcuno che è del tuo parere, come potrà giudicare visto che è del
tuo parere? Se è d’accordo con me, come potrà decidere imparzialmente visto che
è d’accordo con me? Lo stesso accadrà se si tratta di qualcuno che è insieme d’accordo
con me e con te.
Immaginiamo
invece che sia di parere differente dai nostri. Allora né io, né tu, né un
terzo possiamo decidere.
Cosa
facciamo? Chiamiamo un quarto?
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