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di Carla Cicalese
Testo
tratto da “Meditazione pratica” di Pino Ferroni
Se
ci guardiamo intorno, possiamo osservare come ci siano molti morti viventi, che
si portano il proprio cadavere sulle spalle. Dobbiamo fare del nostro meglio
per aiutarli. Hanno bisogno di essere toccati da qualcosa: il cielo blu, gli occhi di un
bambino, una foglia autunnale: solo così potranno risvegliarsi. Quando
sollevai quella foglia autunnale, compresi che quella foglia stava fingendo di
essere nata in primavera e di essere morta alla fine dell’autunno.
Anche
noi compariamo, manifestandoci per aiutare gli esseri viventi, noi compresi, e
poi scompariamo. In noi c’è un potere miracoloso e
se viviamo la nostra vita quotidiana in consapevolezza, se muoviamo i nostri
passi consapevolmente, con amore e attenzione, possiamo produrre il miracolo e
trasformare il mondo in un luogo straordinario in cui vivere.
Camminare
lentamente, un passo dopo l’altro, in piena consapevolezza, è un atto
liberatorio. Camminando ci liberiamo da ogni preoccupazione, ansia, progetto e
attaccamento. Un solo passo compiuto in consapevolezza ha il potere di
liberarci da ogni forma di afflizione mentale. Stando semplicemente lì, ci
trasformiamo, e la nostra compassione ne è testimone. Contempliamo i fiori, le
farfalle, gli alberi e i bambini con gli occhi della compassione.
L’energia della compassione presente in noi trasformerà la vita
e la renderà più bella. La compassione nasce sempre dalla comprensione e la
comprensione è il prodotto del guardare in profondità.
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