Post di Mariagrazia Stringhini
Ciboldi
<<Un
giorno un re che aveva dedicato la sua vita alla guerra, morì.
La
morte, quando venne a prenderlo, gli disse: “Nella tua vita hai fatto davvero
tanto male a te stesso e agli altri, e non te ne sei pentito. Anziché creare e
costruire per il bene della vita e dell’umanità, hai portato distruzione e
dolore. Ti condurrò, senza alcun dubbio, all’Inferno.”
Arrivati
alle porte dell’Inferno, la morte le spalancò e il re, con suo grande stupore,
vide tavolate imbandite con ogni prelibatezza, cibi e bevande di vari sapori che
mettevano l’acquolina in bocca, colori e profumi che riempivano il salone. C’erano
anche le posate, dai lunghissimi manici. Eppure tutti i commensali, seduti
attorno a quei tavoli, erano magri come scheletri, tristi, cupi, affamati e
pieni di ostilità. L’atmosfera era greve e raggelante.
La
morte ebbe pietà di lui ed esaudì la sua richiesta. Condusse il re al Paradiso
e quando aprì le porte, il re rimase sbigottito!
Era
tale e quale l’Inferno: stesse tavolate colme, stessi cibi colorati e gustosi,
stessi profumi, stesse posate.
Però
qui i commensali erano sorridenti e gioiosi, con la pelle fresca e rosea, con i
corpi morbidi e pieni, e lo sguardo vivo e luminoso; parlavano e si confidavano
tra loro. C’era calore umano e partecipazione, fiducia e comprensione,
profondità e dolcezza. L’atmosfera era accogliente e di armonia, donava un
senso di lievità.
“Com’è
possibile tutto questo?” chiese sbigottito il re.
La
morte gli sorrise: “Vedi, anche qui le persone non riescono a nutrirsi con le
proprie posate. Ma qui ognuno, con le proprie posate, nutre
il suo vicino.”
Fu
allora che il re comprese, tutto d’un tratto, il significato di una vita vissuta con amore.>>
Da
quando seguo l’insegnamento del Dao del maestro Shen Xin ho
ascoltato più volte questo racconto e ogni volta il mio cuore ne viene rapito, incantato,
aspira a cercare di vivere qui sulla Terra il Cielo, ‘il paradiso’, l’armonia, l’amore,
lo Shen.
Ci
sono diverse versioni, a seconda della cultura in cui sono tramandate, ma il
suo significato è unico e universale, compreso da tutta l’umanità.
La
grande scelta che ogni persona può fare (non c’entrano il colore della pelle,
il paese di provenienza o le religioni) in qualunque situazione o luogo vive, è
di contribuire a realizzare ‘il paradiso’, l’armonia ora, lì dove si trova:
come tante gocce che insieme formano l’oceano.
Dedico
questo racconto a tutti coloro che vogliono, con determinazione e impegno,
essere gocce e riaccendere la loro scintilla, che a sua volta può accendere
altre scintille, che a loro volta….
In
particolare lo dedico a Wassim ed Elisabeth, che stanno avvicinando sempre più ‘gocce’ al di là dell’Oceano: Christina,
Jill, Virginia, Laurie e Betsy sono già Master; Renee, Noelle, Stacey, Sue,
Dave, Trevis e altri allievi, per ora non ancora approdati qui nella scuola
madre di Parma, fanno parte della scuola Green Mountain, nel Vermount, di Shen & Bioenergetics.
Allievi,
Operatori e Conduttori delle due scuole abbiamo lavorato due settimane insieme per creare armonia, e insieme abbiamo anche condiviso pranzi attorno
a tavolate coloratissime, profumate, gustose e gioiose, rese ancor più poetiche
dalla creatività di Patrizia e di Nicoletta.
Secondo
me era proprio il Paradiso! Grazie a tutti, con tutto il cuore.
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