martedì 16 febbraio 2016

Ginnastiche Energetiche Orientali (GEO – parte prima)

di Stefania Brighenti

Che cosa sono le Ginnastiche Energetiche Orientali?
“Solo la pratica può farci comprendere l’incredibile efficienza degli insuperabili e intramontabili esercizi corporei denominati “Draghi Celesti” (forme in movimento che combinano varie figure derivate dalle discipline corporee del Pa Tuan Chin, dello I Chin Chi, dei Cinque Animali, dei 12 Deva Indivisi e dei 24 Periodi Stagionali) che ci sono stati tramandati in forma segreta dalla remota antichità e che sono oggi usciti dalla fitta ombra esoterica e sono diventati patrimonio di tutta l’umanità e valido strumento per aumentare efficacemente il potenziale umano. Questi esercizi non hanno uguale al mondo, sono indirizzati all’armonia e alla bellezza interiore ed esteriore dell’essere umano e costituiscono una delle più potenti combinazioni ginnico-motorie che il mondo conosca. Considerando la dolcezza e l’armoniosità dei movimenti e le posture assolutamente naturali e non forzate, questi esercizi possono essere eseguiti da persone di qualsiasi età (anche molto anziane) o veramente sovrappeso e hanno sempre corrisposto alle aspettative di tutti coloro che li hanno praticati. E’ qui veramente il caso di dire: “Non è mai troppo tardi!”.”. I tredici demoni – Pino Ferroni


Un paio di settimane fa ho chiesto ai partecipanti del gruppo del mercoledì sera: ”Che cosa è cambiato da quando praticate le GEO?” (C’è chi le pratica da un paio d’anni, chi da qualche mese)
Elenco di seguito ciò che è emerso:
più energia fisica e vitale;
più sciolta, meno rigida;
ho scoperto uno strumento per prevenire i dolori alla schiena e articolari;
esco più contenta;
ho le gambe più leggere;
è migliorata la circolazione sanguinea;
sento che mi fa bene;
mi toglie dalla ruotine, un altro modo di vivere;
è aumentato il metabolismo;
ho imparato ad ascoltare il mio corpo: so perché mi fa male e posso prevenire;
più fluidità e armonia nel movimento;
sono più allegro e rilassato;
non penso a niente → quieta la mente;
sono più ottimista;
sento il cuore più aperto;
siamo tutti uguali;
è un modo per stare insieme.

La maggior parte delle sensazioni sono fisiche: il lavoro che facciamo è un lavoro corporeo di presa di consapevolezza delle nostre tensioni, di scioglimento delle zone contratte e di potenziamento di una muscolatura spesso non utilizzata. Di postura, di centratura e di radicamento.
Ma sono emersi anche stati mentali ed emozioni, perché?
Perché siamo una cosa sola! E quando stiamo bene nel nostro corpo, migliora il nostro umore, cambiano i nostri pensieri e di conseguenza siamo più aperti anche con il cuore. Tutto in noi è collegato, e noi siamo collegati al mondo di cui facciamo parte, alla natura, almeno così dovrebbe essere. E quando non è così, quando la mente non è più presente al corpo, non è più nel “qui ed ora taoista”, nel “qui ed ora” del bambino, ecco sorgere il malessere in varie manifestazioni.
Una persona sana si identifica con il corpo e sente l’intimità del suo legame con la natura.” A.Lowen
Questi movimenti che arrivano dalla cultura orientale, ci permettono di avvicinarci gradatamente al pensiero che la nostra salute è un dono prezioso che andrebbe preservato. Che nel nostro corpo circola un’energia, un’energia vitale, che possiamo nutrire con la nostra igiene di vita: un’alimentazione semplice e naturale, la respirazione, un adeguato riposo, la ginnastica e il massaggio. Tanto più l’uomo è allineato con la natura, maggiore sarà il suo benessere.


La respirazione diaframmatica profonda costituisce un mezzo di rilassamento innato, naturale, ma, poiché ci siamo allontanati dalla nostra natura passiamo la maggior parte delle nostre giornate in apnea senza nemmeno rendercene conto. Quando nasciamo il nostro è un respiro profondo, lento, caldo eppure col passare degli anni lo disimpariamo. Le tensioni e lo stress alterano il ritmo e la profondità del respiro. Diventa quindi necessario diventare consapevoli della nostra respirazione oggi e riapprendere a respirare in modo corretto.
Alimentarci con i prodotti di stagione e delle nostre zone, coltivati possibilmente senza prodotti chimici, cucinarli e dedicare al momento del cibo un tempo per noi e insieme agli altri. Alimentarci con tutti i sensi: la vista, l’olfatto, il gusto, anche l’udito e il tatto aggiungerei! (come i bambini)
Un sonno ristoratore, nelle ore di buio, rispettando il ciclo della giornata.
Il movimento, nello specifico le GEO.
Il nostro organismo ha bisogno di muoversi ma la vita moderna ci rende sempre più sedentari, questo impigrisce il nostro metabolismo, non ci permette di scaricare le tensioni e quindi nemmeno di riposare serenamente. I movimenti lenti ci permettono di ascoltare il nostro corpo entrando nella consapevolezza delle nostre tensioni, quando ci sono, ma anche semplicemente della nostra muscolatura, delle nostre articolazioni, di come ci muoviamo e delle posture che assumiamo. Nei movimenti riscopriamo anche la nostra forza, e la utilizziamo, non la teniamo bloccata. Misuriamo i nostri limiti nel rispetto del nostro corpo, non c’è competizione, c’è ascolto e rispetto per se stessi. Sciogliere le tensioni permette alla nostra energia di fluire liberamente e di essere quindi a nostra disposizione.
Concentrarci su quanto stiamo facendo quieta la nostra mente, rallenta i pensieri, calma gli stati d’ansia.
Iniziamo a prenderci il nostro tempo e il nostro spazio, un momento per noi da condividere con il gruppo e questo ci fa sentire in pace con noi stessi.
Radicare i nostri piedi nella terra, sentirci ben saldi, cercare il nostro centro, sentire la nostra spina dorsale, ci da sicurezza. “Gli individui radicati sono connessi alla terra e all’ambiente naturale, al loro corpo e alle sue sensazioni, alle persone che amano e a tutte le creature.” A.Lowen
Le GEO sono uno strumento che possiamo utilizzare per star meglio, prendendoci carico di noi stessi e della nostra salute.




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