di Stefania
Brighenti
Che cosa sono le Ginnastiche Energetiche Orientali?
“Solo la pratica può farci comprendere
l’incredibile efficienza degli insuperabili e intramontabili esercizi corporei
denominati “Draghi Celesti” (forme in movimento che combinano varie figure
derivate dalle discipline corporee del Pa Tuan Chin, dello I Chin Chi, dei
Cinque Animali, dei 12 Deva Indivisi e dei 24 Periodi Stagionali) che ci sono
stati tramandati in forma segreta dalla remota antichità e che sono oggi usciti
dalla fitta ombra esoterica e sono diventati patrimonio di tutta l’umanità e
valido strumento per aumentare efficacemente il potenziale umano. Questi
esercizi non hanno uguale al mondo, sono indirizzati all’armonia e alla
bellezza interiore ed esteriore dell’essere umano e costituiscono una delle più potenti
combinazioni ginnico-motorie che il mondo conosca. Considerando la
dolcezza e l’armoniosità dei movimenti e le posture assolutamente naturali e
non forzate, questi esercizi possono essere eseguiti da persone di qualsiasi
età (anche molto anziane) o veramente sovrappeso e hanno sempre corrisposto
alle aspettative di tutti coloro che li hanno praticati. E’ qui veramente il
caso di dire: “Non è mai troppo tardi!”.”. I tredici demoni – Pino Ferroni
Un paio di settimane fa ho chiesto ai
partecipanti del gruppo del mercoledì sera: ”Che cosa è cambiato da
quando praticate le GEO?” (C’è chi le pratica da un paio d’anni, chi
da qualche mese)
Elenco di seguito ciò che è emerso:
più energia fisica e vitale;
più sciolta, meno rigida;
ho scoperto uno strumento per prevenire
i dolori alla schiena e articolari;
esco più contenta;
ho le gambe più leggere;
è migliorata la circolazione sanguinea;
sento che mi fa bene;
mi toglie dalla ruotine, un altro modo
di vivere;
è aumentato il metabolismo;
ho imparato ad ascoltare il mio corpo:
so perché mi fa male e posso prevenire;
più fluidità e armonia nel movimento;
sono più allegro e rilassato;
non penso a niente → quieta la mente;
sono più ottimista;
sento il cuore più aperto;
siamo tutti uguali;
è un modo per stare insieme.
La maggior parte delle sensazioni sono
fisiche: il lavoro che facciamo è un lavoro corporeo di presa di consapevolezza
delle nostre tensioni, di scioglimento delle zone contratte e di potenziamento
di una muscolatura spesso non utilizzata. Di postura, di centratura e di
radicamento.
Ma sono emersi anche stati mentali ed
emozioni, perché?
Perché siamo una cosa sola! E quando
stiamo bene nel nostro corpo, migliora il nostro umore, cambiano i nostri
pensieri e di conseguenza siamo più aperti anche con il cuore. Tutto in noi è
collegato, e noi siamo collegati al mondo di cui facciamo parte, alla natura,
almeno così dovrebbe essere. E quando non è così, quando la mente non è più
presente al corpo, non è più nel “qui ed ora taoista”, nel “qui ed ora” del
bambino, ecco sorgere il malessere in varie manifestazioni.
“Una persona sana si identifica con il
corpo e sente l’intimità del suo legame con la natura.” A.Lowen
Questi movimenti che arrivano dalla
cultura orientale, ci permettono di avvicinarci gradatamente al pensiero che la
nostra salute è un dono prezioso che andrebbe preservato.
Che nel nostro corpo circola un’energia, un’energia vitale, che possiamo
nutrire con la nostra igiene di vita: un’alimentazione semplice e naturale, la
respirazione, un adeguato riposo, la ginnastica e il massaggio. Tanto più
l’uomo è allineato con la natura, maggiore sarà il suo benessere.
La respirazione diaframmatica profonda
costituisce un mezzo di rilassamento innato, naturale, ma, poiché ci siamo
allontanati dalla nostra natura passiamo la maggior parte delle nostre giornate
in apnea senza nemmeno rendercene conto. Quando nasciamo il nostro è un respiro
profondo, lento, caldo eppure col passare degli anni lo disimpariamo. Le
tensioni e lo stress alterano il ritmo e la profondità del respiro. Diventa
quindi necessario diventare consapevoli della nostra respirazione oggi e
riapprendere a respirare in modo corretto.
Alimentarci con i prodotti di stagione e
delle nostre zone, coltivati possibilmente senza prodotti chimici, cucinarli e
dedicare al momento del cibo un tempo per noi e insieme agli altri. Alimentarci
con tutti i sensi: la vista, l’olfatto, il gusto, anche l’udito e il tatto
aggiungerei! (come i bambini)
Un sonno ristoratore, nelle ore di buio,
rispettando il ciclo della giornata.
Il movimento, nello specifico le GEO.
Il nostro organismo ha bisogno di muoversi
ma la vita moderna ci rende sempre più sedentari, questo impigrisce il nostro
metabolismo, non ci permette di scaricare le tensioni e quindi nemmeno di
riposare serenamente. I movimenti lenti ci permettono di ascoltare il nostro
corpo entrando nella consapevolezza delle nostre tensioni, quando ci sono, ma
anche semplicemente della nostra muscolatura, delle nostre articolazioni, di
come ci muoviamo e delle posture che assumiamo. Nei movimenti riscopriamo anche
la nostra forza, e la utilizziamo, non la teniamo bloccata. Misuriamo i nostri
limiti nel rispetto del nostro corpo, non c’è competizione, c’è ascolto e
rispetto per se stessi. Sciogliere le tensioni permette alla nostra energia di
fluire liberamente e di essere quindi a nostra disposizione.
Concentrarci su quanto stiamo facendo
quieta la nostra mente, rallenta i pensieri, calma gli stati d’ansia.
Iniziamo a prenderci il nostro tempo e il
nostro spazio, un momento per noi da condividere con il gruppo e questo ci fa
sentire in pace con noi stessi.
Radicare i nostri piedi nella terra,
sentirci ben saldi, cercare il nostro centro, sentire la nostra spina dorsale,
ci da sicurezza. “Gli individui radicati sono connessi alla terra e
all’ambiente naturale, al loro corpo e alle sue sensazioni, alle persone che
amano e a tutte le creature.” A.Lowen
Le GEO sono uno strumento che possiamo
utilizzare per star meglio, prendendoci carico di noi stessi e della nostra
salute.
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