di Mariagrazia Stringhini
Ciboldi
Liberamente tratto da un testo del 1956 di Ashley
Montagu, antropologo:
‘La naturale superiorità della donna’
“La possibilità e la
qualità di vita di un individuo o di un gruppo di individui, aumenta tanto più
essi riescono a relazionarsi armoniosamente l’uno all’altro, e all’ambiente in
cui vivono. - Questo principio appartiene a tutte le relazioni umane senza
eccezioni, e soprattutto al rapporto tra maschio e femmina, poiché l’esigenza
della reciprocità nell’amore e nella cura che ciascun individuo può dare
all’altro, è congenita nella natura umana.”
Ma
allora perché così tante difficoltà in amore? Così tante coppie in crisi? Così
tanta difficoltà di relazione in famiglia e in ambienti di lavoro? Perché così
tanta rabbia, rancore, odio, invidia e distruttività che dilagano nel mondo, e
più spesso verso le donne?
“Il progresso che ci
illudiamo di aver conseguito dalle epoche preistoriche ad oggi, anche se
notevole, è costato in realtà la rinuncia a molti valori umani: è un progresso
che tocca le cose, gli oggetti, gli status, la tecnologia e l’economia. Ha portato,
infatti, al consumismo, alla competizione, alla conquista, all’arrivismo, al
potere personale e di casta (agli
attaccamenti); lasciando da parte, e quasi annullando, i
veri valori di umanità e di quell’anelito naturale verso una vita di reale
armonia (spiritualità), tra gli uomini e tra gli uomini e la natura.”
Il
paradosso di oggi è che, nell’epoca della globalizzazione e di internet, di
smartphone e di social network, è difficile comunicare: superficialità,
apparenza e mondo virtuale dilagano ovunque.
Così,
ricerco la profondità delle radici, ovunque, anche nel vocabolario etimologico dove
trovo le radici di Comunicare: ‘condividere
sentimenti e ideali; trasmettere; essere in relazione’. Trovo inoltre, che ha la stessa radice di comunione e di comunità. Ne colgo (un’ulteriore conferma) che comunicare
è creare comunità, come da anni Pino trasmette attraverso il suo esempio
ed il suo insegnamento, mettendo in comunione
sentimenti e intenti, cuore-mente di ciascuno; in un costante fare e dialogare,
in un continuo evolvere, insieme, per arrivare alla consapevolezza
dell’interdipendenza, e da lì iniziare (o approfondire, come vive radici di una
pianta in crescita) un ulteriore sviluppo evolutivo, un’ulteriore crescita
spirituale per vivere in reale armonia, prima di tutto con se stessi poi con
gli altri esseri viventi e con l’ambiente.
“Il vero progresso e il
vero successo si hanno quando gli uomini sono uniti per raggiungere una meta
unica e un benessere comune; quando tra loro c’è collaborazione, rispetto,
riflessione (introspezione), gentilezza e tenerezza
autentiche.
Queste sono le qualità
fondamentali della specie umana, e quanto più ci allontaniamo da esse, tanto
più ci allontaniamo dalla vera essenza dell’umanità.
Queste sono anche le
qualità del femminile.
Ma nella nostra cultura, la
tenerezza è un sentimento inibito nell’uomo e
sempre più spesso anche nella donna condizionata da un modello culturale
androgino. Recuperare e sviluppare le qualità del
femminile, sia per l’uomo che per la donna, significa sciogliere le
raggelate emozioni, le rigidità caratteriali con il calore della
tenerezza.
Nella comunanza di
intenti, uomini e donne possono farsi reciprocamente un bene immenso, e ciascun
individuo può contribuire al bene altrui e al bene dell’umanità.
Oggi c’è una grande confusione
nella scala dei valori.
Sinora si è data troppa
importanza a falsi valori, tanto che nemmeno ci accorgiamo di quanto rari siano
quelli genuini: la qualità più alta dell’individuo umano è la sua attitudine
all’amore e alla collaborazione, ed è ormai tempo che ogni uomo e ogni donna
riconosca il valore dell’amore: essere l’uno per l’altro e non l’uno contro
l’altro, poiché la legge della vita è collaborazione e non conflitto.
Abbiamo bisogno di sempre più persone piene d’amore, e di meno gente
disposta all’odio: a costoro dobbiamo trasmettere l’amore poiché in loro, l’attitudine
innata frustrata dall’incomprensione e dall’inibizione, si è trasformata in
ostilità.”
Quando il
cuore è a posto, non c’è pro e non c’è contro
(Detto
taoista)
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