giovedì 4 febbraio 2016

Liberamente tradotto dal libro “Qi Gong la voie du calm” del maestro Liu Dong

A cura di Zahra Chouitar e Rita Caprioglio

Che cos’è il Qi Gong? Una definizione sommaria consisterebbe nel dire che si tratta di un insieme di esercizi e di movimenti corporei destinati a combattere o a prevenire certe malattie nella prospettiva di un allungamento della durata della vita e del mantenimento di un buon stato di salute.
Un’altra definizione, meno restrittiva, è di considerare il Qi Gong come un comportamento che trova la sua giustificazione in un grande pensiero filosofico, il quale ha lo scopo di mostrarci la via della conoscenza della natura umana, di permetterci di essere più consapevoli del valore della vita e dei suoi limiti, e di guidarci sulla via della saggezza.
L’uomo vive per la realizzazione dei suoi desideri; a differenza degli altri animali ha saputo, nel corso dei secoli, sorpassare i propri limiti e compiere notevoli imprese. La sua sete di conoscenza doveva portarlo a studiare i segreti della vita. Il grande pensiero filosofico, nato in Cina parecchi millenni fa, in particolare il pensiero dei Maestri taoisti, si è rivelato un notevole e abile tentativo di descrizione e spiegazione dei fenomeni che governano le mutazioni dell’universo:
“L’uomo vive nel mondo, domina il mondo, ma non può fare a meno di essere vittima della sua propria versatilità; ora va avanti, ora indietreggia; a volte si espone, a volte si ripara; talvolta è appagato, altre volte è annientato …”


All’epoca attuale, il mondo è entrato in una civiltà scientifica e materialista. Le scienze e le tecniche attuali hanno permesso di mandare uomini sulla luna e sarebbero senz’altro capaci di mandarne altri su altri pianeti. Grazie all’estrema miniaturizzazione dei componenti elettronici e all’uso dei satelliti geostazionari, il mondo intero si ritrova chiuso in una rete complessa che permette agli uomini di comunicare pressoché immediatamente da un posto del globo ad un’altro, qualunque sia la distanza che li separa. Per quanto riguarda il corpo dell’uomo, i progressi realizzati hanno portato un alto livello di benessere. Tuttavia, in cambio, l’uomo ha tendenza a dimenticare la natura, a progressivamente allontanarsi dal suo ambito naturale, a vivere costantemente sotto pressione, ad affaticarsi, a preoccuparsi, insomma a comportarsi in modo poco ragionevole.
Siamo legittimamente in diritto di porci la domanda per sapere se, retrospettivamente, questi progressi scientifici e tecnologici abbiano portato qualcosa di apprezzabile all’uomo. Sul piano materiale, ciò sembra indiscutibile; su un piano affettivo o morale, la risposta è piuttosto negativa. L’uomo fa fatica a progredire sulla via della felicità, si rivela per il momento incapace di imporre il rispetto della vita umana e di proteggere il pianeta sul quale è costretto a vivere. Le attività umane producono spesso effetti negativi sull’ambiente naturale. Gli sviluppi scientifici attuali si sforzano solamente di aumentare i godimenti dei beni materiali e trascurano totalmente le aspirazioni della natura profonda di ogni individuo. Più questa società materialista si sviluppa, più mette in evidenza la cattiva faccia dell’uomo, più allontana l’uomo dalle sue radici, più disumanizza la società.
Siccome non siamo soddisfatti della società contemporanea, desideriamo che l’uomo si risvegli. Come fare per portare la sua attenzione sulla presa in carico del suo proprio corpo, per riuscire a conciliare la sua natura con i progressi della scienza?
È a partire dal pensiero filosofico della Cina antica e attraverso l’esercizio del Qi Gong che vogliamo aiutare l’uomo a ritrovare il suo vero carattere umano e ricordargli le nozioni di bontà e di bellezza.
All’inizio degli anni 60, la Cina ha conosciuto un periodo di disordini e carestia. A quell’epoca, mia madre era incinta e non trovava quasi niente da mangiare. Questa situazione di penuria è stata senza dubbio all’origine della mia salute precaria durante i miei primissimi anni. Avevo solo cinque anni quando mi ammalai gravemente. Ero colpito dalla tubercolosi polmonare. Soffrivo perché ero senza fiato e a volte sputavo sangue. Dimagrivo di giorno in giorno. Mio nonno, il quale era medico del popolo e conosceva bene i rimedi cinesi così come il Qi Gong, mi portò allora nel suo paese natale, un bel piccolo paese di montagna bagnato da un fiume dalle acque pure e limpide. Ogni mattina, molto presto, mi portava sul versante della montagna situato proprio davanti alla sua casa per praticare il Qi Gong allo spuntar del giorno. Queste sedute quotidiane, poco a poco, vinsero la mia grave affezione polmonare che, infine, fu definitivamente sconfitta. Sin da allora mi sono sempre dedicato alla causa del Qi Gong che mi sforzo instancabilmente di promuovere. Fino ad oggi, nonostante i miei numerosi impegni e qualsiasi sia il mio livello di stanchezza, trovo sempre un momento nella giornata per praticare il Qi Gong. 


Perché la propria vita abbia un senso, perché la propria vita sia felice, l’uomo deve sapere che esistono due potenti talismani a sua disposizione: il primo è la calma, il secondo è l’armonia. Proprio con la calma giungerà a una migliore comprensione della natura e proprio nel cercare l’armonia con questa si metterà in accordo con essa.
La nozione di calma designa generalmente il riposo del corpo e la tranquillità del cuore, in altre parole dello spirito. Gli antichi dicevano: “Una grande candela accesa, messa in una corrente d’aria, si consumerà molto veloce, ma una piccola candela accesa, riparata in un vaso, impiegherà molto tempo prima di spegnersi.” Questo esempio è un’illustrazione del principio di conservazione legato alla nozione di calma.
Dopo la nascita, il Qi iniziale si dissimula tra i reni. Per l’uomo è l’energia fondamentale. Se disperdiamo troppo del Qi iniziale, allora il suo consumo troppo rapido porterà un accorciamento della durata della vita. Invece, se si ispira alla calma, ne risulterà un allungamento della durata della vita. I Maestri taoisti chiamavano ciò “Bao Qi Ping”, che si può tradurre con “Preservare la bottiglia di energia”.
Il riflesso della luna nell’acqua calma di un lago è un’immagine chiaramente discernibile. Se, tuttavia, si agita l’acqua con un bastone, allora l’immagine si turba e il riflesso della luna diventa sfocata. Lo spirito dell’uomo è paragonabile all’acqua di un lago. Se lo spirito è turbato, nessuno spettacolo della natura può riflettersi distintamente. È solo con la calma del cuore, la chiarezza dello spirito e del pensiero, che un bel paesaggio naturale può inviare al cervello informazioni nitide e distinte che saranno, attraverso il corpo intero, trasmesse a ognuna delle nostre cellule.
L’armonia è sinonimo di concordia, di buona intesa. L’armonia tra il Cielo e la Terra ha dato luce ai Diecimila Esseri. Quando l’armonia regna tra il sovrano e i suoi ministri, il paese è felice e prospera. L’armonia tra padre e figlio è sinonimo di sicurezza e di gioia nella casa. L’armonia tra fratelli significa l’aiuto reciproco fraterno. L’armonia che regna tra gli sposi genera la calma nell’appartamento delle donne. L’armonia tra amici implica il sostegno reciproco. L'armonia è la via della gioia di vivere.
Perché viviamo? A quale scopo? Ecco la domanda alla quale bisogna provare a rispondere. La salute e la longevità sono naturalmente molto importanti. Tuttavia, chiudersi troppo su se stessi porta a un disaccordo e ad un non adattamento con il resto del mondo. Salute e longevità hanno di per sé poco valore se non portano anche la gioia di vivere. Il Sole è un grande produttore di energia. Riscalda e illumina il mondo. Gli antichi, che attribuivano qualità umane ai corpi celesti, trovavano che il Sole desse prova di nobiltà e generosità poiché offriva luce e calore ai Diecimila Esseri. Pensavano ugualmente che il resto dell’universo, il Cielo e la Terra, avessero un atteggiamento simile. Così suggerivano agli uomini di imitare questo atteggiamento altruista raccomandando certi esercizi con lo scopo di purificare il loro spirito e provare ad andare oltre se stessi dando prova di più sollecitudine e benevolenza verso il loro prossimo.
Io mi auguro che, prendendo ad esempio i nostri antenati, noi possiamo trovare ogni giorno nuove ispirazioni, affinché ognuno, nella sua sfera personale, possa contribuire a creare migliori prospettive riguardo al futuro. Per giungere a ciò, nulla sarà più efficace dei due potenti talismani, che sono la calma e l’armonia.


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