venerdì 19 febbraio 2016

Tempo di digiuno

di Rita Caprioglio

“La vita dell’uomo tra il cielo e la terra è come un puledro bianco che salta una scarpata: un lampo, ed è finito”.  Zhuang-zi

“Durante il lampo, spesso, restiamo a  guardare il buio”. (Anonimo)


Da “Meditazione Pratica” di Pino Ferroni

Un maestro agiva spesso contro le regole esteriori della sua disciplina. Una volta, di ritorno da un lungo pellegrinaggio, attraversò una città. Fu subito riconosciuto e ben presto una folla immensa si radunò intorno a lui.
Il Maestro, che non amava le false manifestazioni di fede, si recò al mercato seguito da quella grande folla rumorosa. Ivi giunto, nonostante che fosse periodo di digiuno assoluto, si comprò una bella e fragrante pagnotta di pane e cominciò a mangiarla con grandi espressioni di compiacimento davanti a tutti.
Immediatamente la folla si ammutolì. Tutti guardavano scandalizzati il Maestro che mangiava con così tanto gusto il suo pane.
“Maestro” disse una voce dalla folla “stai mangiando in tempo di digiuno assoluto!”.
“Vedete”, rispose il Maestro, “ho fatto un viaggio lungo e faticoso. Sono stanco ed affamato. Penso che la regola del digiuno non sia valida nel mio caso”.
La folla si radunò in una lunga ed animata discussione e, alla fine, decisero all’unanimità, che il Maestro stava sbagliando. Così, in breve tempo, si trovò solo con pochi affezionati discepoli.
“Vedete, disse loro il Mastro soddisfatto, “basta non corrispondere per un attimo alle loro aspettative e subito sei abbandonato”:
“E’ vero, risposero i discepoli, “ ma che ne sarà della tua fama?”.
“Molti di loro, in questo momento, staranno sparlando di me ai quattro angoli della città però non è a loro che sto insegnando, ma a voi”.


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